Diocesi: Teramo-Atri, messaggio del vescovo Leuzzi ai giovani. “La società ha bisogno di voi”

“Cari giovani, per la prima volta mi rivolgo a voi come vescovo della Chiesa che è in Teramo-Atri. Vi saluto con grande gioia e grande affetto”. Comincia con queste parole la lettera del vescovo Lorenzo Leuzzi ai giovani della diocesi di Teramo-Atri. “Papa Francesco mi ha inviato a voi e io ho accolto con stupore questa sua scelta che, sono certo, è ciò che il Signore Gesù desidera. È bello pensare la vita della Chiesa – afferma mons. Leuzzi – come una grande staffetta nella quale ciascuno di noi è chiamato a ricevere e a consegnare il testimone. Oggi tocca a me accogliere il testimone da mons. Seccia, che voi avete conosciuto e amato”. “Tutti insieme siamo chiamati a inserirci in questa staffetta per camminare con il Signore nel tempo che ci viene concesso. Far parte di una staffetta non è facile. Per chi frequenta la scuola media superiore o l’università oppure è inserito in una piccola o media azienda non sempre è facile. Noi desideriamo camminare da soli piuttosto che in gruppo, condividendo la gioia e le speranze dei nostri amici. Io vorrei invitarvi a superare questa tentazione”. “Il vostro futuro dipenderà dalla maturazione della disponibilità a costruire giorno dopo giorno piccoli tratti del percorso che quotidianamente si aprono davanti a noi”. Il vescovo aggiunge: “La società ha bisogno di giovani che si preparano a vivere con responsabilità il tratto di strada da percorrere sapendo di non essere né il primo né l’ultimo”.
“Noi, cari giovani, non corriamo in discesa, ma in salita. È l’esperienza più bella della vita! È l’esperienza del discepolo del Maestro che ci chiama a seguirlo per dare spessore alla nostra esistenza. Quando il cristiano si alza il mattino sa che riparte per un nuovo tratto di strada. È la gioia di chi sa di aver ricevuto non solo il testimone ma anche la fiducia del Maestro”. “Tra pochi giorni, mercoledì 14 febbraio, inizia la Quaresima. È la prima Quaresima che vivremo insieme. Vi invito ad aprire il Vangelo di Marco, che la Chiesa proclama nella domeniche di questo anno liturgico. L’evangelista ci descrive la figura del discepolo, augurando a tutti di scoprire la grandezza della sua chiamata e di non perdere mai di vista il Maestro”. Infine: “Desidero consegnarvi il Vangelo di Marco martedì 27 febbraio alle ore 20.30 nella parrocchia di S. Gabriele dell’Addolorata, sede della cappellania universitaria di Teramo, giorno della festa del patrono dei giovani. A tutti l’augurio di un tempo quaresimale ricco di tanti progetti per salire verso mete che, sono certo, il Signore ha preparato per voi”.

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