Cure palliative: mons. Paglia, dal gruppo di studio “Pal-Life” un “white paper” per loro diffusione globale

Il progetto Pal-Life avviato dalla Pontificia Accademia per la Vita nel marzo 2017, dedicato alla diffusione e sviluppo delle cure palliative nelle diverse aree del mondo e nell’ambito del quale si colloca il congresso internazionale che ha preso oggi il via a Roma, nasce dal desiderio di dare seguito alle parole di Papa Francesco all’udienza ai partecipanti alla XXII Assemblea generale della Pav. “Incoraggio i professionisti e gli studenti a specializzarsi in questo tipo di assistenza che non possiede meno valore per il fatto che ‘non salva la vita’. Le cure palliative realizzano qualcosa di altrettanto importante: valorizzano la persona”, aveva detto il Pontefice. A ricordarlo è il presidente della Pav, l’arcivescovo Vincenzo Paglia, inaugurando i lavori del congresso “Palliative Care: Everywhere & by Everyone”. Diverse le attività realizzate nel primo anno di vita del progetto: tra queste la cooperazione con l’Associazione “Pallium India” e la Catholic Health Association of India; la redazione di un “White Paper for global palliative care advocacy” cui sta lavorando il Gruppo di esperti della Pav e che sarà presentato nell’ultima sessione del congresso, il convegno sul fine vita organizzato lo scorso novembre in partnership con la World Medical Association. “Desideriamo essere presenti presso gli organismi internazionali, in particolare l’Onu”, conclude Paglia rivelando l’intenzione di avviare altri gruppi di lavoro per l’approfondimento della cura spirituale nel contesto delle cure palliative.

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