Elezioni 2018: mons. Regattieri (Cesena), “alzare lo sguardo”. Punti di riferimento Dottrina sociale della Chiesa e magistero di Papa Francesco

Per “ricostruire la speranza, ricucire il Paese e pacificare la società” è “necessario alzare lo sguardo. Per i cristiani la direzione è sempre l’Alto, Dio da cui proviene ogni dono e verso cui tutto è orientato. Ma questo invito vale anche per chi cristiano non si dice; la politica è per tutti – lo ripetiamo, a costo di sembrare pedanti e ripetitivi – vocazione altissima, è una delle forme più preziose della carità. Papa Francesco – richiamandosi a Paolo VI – lo ha affermato nell’Evangelii gaudium”.  Lo scrive mons. Douglas Regattieri, vescovo di Cesena-Sarsina, nella nota pastorale “Non balconate”, approvata anche dal Consiglio pastorale diocesano, scritta dal presule in vista dell’appuntamento elettorale di domenica 4 marzo. L’imperativo/invito del titolo è preso dal discorso di papa Francesco del primo ottobre scorso, in piazza del Popolo a Cesena. Di fronte all’assenteismo il presule esorta a “rompere questo cerchio perverso e vincere la tentazione dello scoraggiamento” nel momento in cui “siamo chiamati ad un gesto così alto e così carico di responsabilità come quello del voto”. La Chiesa, ricorda, “non fa scelte politiche ma annunciando il Vangelo a tutti, indica ai cristiani le strade da percorrere per viverlo nella vita quotidiana”. Punto di riferimento “è la Dottrina sociale della Chiesa”. In concreto, nell’esprimere preoccupazione per la legge sulle unioni civili e per le Dat, il presule richiama il valore della coscienza e il magistero di Papa Francesco. Un pensiero ai giovani: “La Chiesa ha fiducia in voi; sa che potete fare e dare tanto. Spera nelle vostre potenzialità messe a servizio del bene di tutti”.

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