Argentina: vescovi su aborto, chiesto un dibattito parlamentare “sincero e profondo”

Dopo l’autorizzazione del governo del Presidente Macri ai propri parlamentari per discutere in Parlamento la depenalizzazione dell’aborto, la Commissione esecutiva della Conferenza episcopale argentina (Cea) ha chiesto – attraverso un comunicato reso noto venerdì scorso – un dibattito “sincero e profondo” sulla questione affinché “possano essere ascoltate le diverse voci”.
Intitolato “Rispettosi della vita”, il comunicato della Cea ricorda che “la vita umana è un dono” e che “questa è una esperienza condivisa da molti uomini e donne, siano o no credenti, che si rivela nel volto dei genitori quando guardano, per la prima volta, i loro figli”. “Quando invece il concepimento della vita non è stato frutto di un atto di amore e quando diventa conseguenza di una violenza o abuso sulla donna, si pone la domanda umana ed etica sul da farsi”, affermano i vescovi argentini. In tal modo, “si cade molte volte nel dare vita a uno scontro tra due persone in situazione di vulnerabilità”: da un lato la donna che non ha deciso di essere madre, che di solito si trova sola e quasi sempre in situazione di povertà, e dall’altra parte la vulnerabilità della vita umana concepita che non si può difendere”. Prosegue la nota: “Dovremmo sia ascoltare le voci delle madri incinte che hanno sofferto una violenza sessuale che mettere in evidenza il diritto alla vita degli innocenti che non possono difendersi” perché “l’eliminazione della vita umana di chi non può difendersi afferma il principio secondo cui i più deboli possono essere eliminati e accetta il fatto che alcuni possono decidere la morte di altri”.

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