“Lavorando noi diventiamo più persona, la nostra umanità fiorisce, i giovani diventano adulti soltanto lavorando”. Lo scrive l’economista Leonardo Becchetti nel dossier di Vita Pastorale dedicato al lavoro dopo la Settimana sociale dei cattolici italiani, che si è svolta a ottobre a Cagliari. “Il problema numero uno nel nostro Paese è oggi quello della dignità del lavoro – aggiunge -, che si realizza solo se siamo capaci di essere economicamente ‘generativi’ creando attività che producono valore e occupazione”. Ma “vogliamo anche che le attività economicamente generative lo siano anche socialmente, ovvero che favoriscano occasioni di coesione e valore sociale”. Creando le condizioni perché l’uomo possa dare “una risposta economicamente e socialmente generativa”, secondo l’economista, “possiamo creare le condizioni per una vita non di schiavitù ma di apertura alla ricchezza di senso della fede”. Ecco il nesso: “Se il suo lavoro non è generativo, o peggio ancora non c’è, difficilmente riuscirà a essere spiritualmente generativo”. Quindi, “stare con gli uomini e le donne del nostro tempo per risolvere il problema del lavoro degno e della creazione di valore socialmente e ambientalmente sostenibile è una via primaria di evangelizzazione e la più grande opera di carità che possiamo compiere”. Becchetti ricorda anche che “partendo da questi princìpi è nato il progetto Cercatori di LavOro per la Settimana sociale di Cagliari, che ha segnato una vera novità di metodo. Che è persino più importante delle singole buone pratiche identificate e delle proposte per l’Italia e per l’Europa”. A suo avviso, “Cagliari è solo una tappa intermedia tra il percorso preparatorio che ha portato alla raccolta delle buone pratiche e il percorso futuro. Nel quale questa rivoluzione di metodo diventa un processo permanente in grado di informare, disseminare, innovare e valutare favorendo nascita e riproducibilità di buone pratiche sul territorio e proposte per la società civile e la politica”.