Soft skill: Tucciarelli (professional coach),“formare gli insegnanti attraverso il coaching”

Sull’importanza di formare gli insegnanti sulle soft skill, e sul coaching come strumento privilegiato per lo sviluppo di queste competenze nelle relazioni fra docenti e alunni, si sofferma Massimo Tucciarelli (Professional Certified Coach, Palermo), intervenendo questo pomeriggio al seminario promosso a Roma dal Centro studi per la scuola cattolica dell’Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università (Unesu) della Cei. Titolo dell’appuntamento “Competenze personali. La sfida educativa delle soft skill”. In estrema sintesi, per Tucciarelli il coaching consente di partire da una situazione concreta, trasformare un’insoddisfazione in un obiettivo, considerare separatamente tutte le componenti che contribuiscono a rendere operativa l’attrazione esercitata dall’obiettivo, individuare le componenti avvertite come problematiche, inquadrare ogni componente problematica sotto diversi punti di vista fino a scoprire qualcosa di nuovo che è rilevante per muoversi verso un cambiamento”. Con il coaching, approccio diverso rispetto a quelli propri della consulenza e della psicoterapia, è inoltre possibile “tradurre questa nuova consapevolezza nel proposito di realizzare comportamenti diversi da quelli abituali, allenarsi nel praticare questi comportamenti, verificare gli effetti di questa pratica sulla propria persona, integrare le consapevolezze già acquisite con quelle che scaturiscono dalla riflessione sui nuovi comportamenti”.

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