Famiglie: card. Bassetti, “se si fermano, si blocca il motore sociale del Paese”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Bisogna essere consapevoli che se si fermano le famiglie, si blocca il motore sociale del Paese, smette di battere il cuore della società. E se smette di battere il cuore, dopo un po’ arriva la morte cerebrale. Per impedire questa deriva, occorre sognare al presente un futuro migliore”. Lo ha affermato questa mattina il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nel suo intervento all’assemblea generale del Forum delle associazioni familiari in corso a Roma. Il presidente della Cei ha indicato al Forum tre vie sulle quali continuare l’attività: quella pastorale, quella sociale e quella sinodale. “La via pastorale – ha spiegato – implica un maggiore impegno nelle diocesi, nelle parrocchie, nelle associazioni e nei movimenti anche per recepire lo spirito dell’Amoris laetitia”. È necessario avviare “processi di rinnovamento autentico per raccontare la famiglia non come un peso ma come una grazia”, perché “la famiglia non è un problema ma una risorsa”. Per quanto riguarda la via sociale, Bassetti ha riconosciuto come “su questo fronte si è sviluppata l’attività più importante del Forum”. Un “lavoro prezioso” che ha visto il Forum diventare “punto di riferimento sul piano laico, senza fare sconti sui principi”. Il presidente della Cei ha “apprezzato” il fatto che il Forum abbia incontrato tutti i leader politici per ribadire “l’importanza della famiglia come cellula della società”. E ha riconosciuto come “il Patto per la natalità ha scosso le coscienze” fornendo “un’occasione di riflessione per tutti”. “Molto c’è ancora da fare – ha osservato – perché è necessario non solo aprire le orecchie ma anche il cuore. E nutriamo la ferma speranza di riuscirci, di far comprendere a tutti che investire sulla famiglia significa investire su tutto il Paese e non solo su una parte”. Questo anche per “sconfiggere il clima di rancore sociale che purtroppo sta caratterizzando l’Italia in questi ultimi anni; un sintomo che non può non preoccuparci”. Infine, rispetto alla via sinodale, il cardinale l’ha voluta “sintetizzare nella parola ‘comunione’, che è il contrario di clericalismo”. E osservando il valore della “multiformità” nella Chiesa, ha ribadito che “dobbiamo camminare insieme”. “Continuate con questo stile, con questa freschezza, con questa capacità di parlare di tutto a tutti”, ha concluso, invitando il Forum a “primerear” cioè a “prendere insieme l’iniziativa e coinvolgerci tutti insieme per cercare la vittoria, non nostra ma quella di Gesù Cristo”.

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