Diocesi: Nocera Umbra, l’archivio riapre le porte dopo il terremoto

Dopo vent’anni è stato riaperto, oggi, l’archivio diocesano di Nocera Umbra dopo i danni subiti dal terremoto del 1997. All’inaugurazione che si è tenuta nel palazzo vescovile della città hanno partecipato la comunità diocesana e diverse autorità locali. Un evento salutato con gioia dal vescovo mons. Domenico Sorrentino, presente all’inaugurazione, che si è soffermato sull’importanza della memoria documentaria scritta perché tramandabile nei secoli. “Questa memoria – ha sottolineato – è importante non solo per la storia dei vescovi o del clero, ma soprattutto della comunità locale che così ha il senso della tradizione, della storia. Oggi viviamo il mondo della messaggistica volatile, tramite internet e i cellulari e invece l’archivio fornisce una storia precisa, veritiera. È importante – ha concluso – mettere tutto nero su bianco, con esattezza. E Nocera Umbra mette così un punto fermo su una storia ben scritta e documentabile grazie all’archivio”. Dopo i saluti di don Ferdinando Cetorelli, parroco di Nocera Umbra e responsabile dell’archivio, ha preso la parola Mario Squadroni dell’Università di Perugia, ex sovrintendente, che ha ripercorso il periodo di salvataggio degli archivi sia civili che ecclesiastici, compiuto insieme ai vigili del fuoco dopo il sisma. Don Angelo Menichelli, storico archivista di Nocera Umbra, ha ricordato le distruzioni che si sono succedute a partire dai Saraceni fino ad arrivare ai recenti terremoti. La nuova sovrintendente Sabrina Mingarelli si è soffermata sul progetto alternanza scuola-lavoro portato avanti da don Cetorelli, dalla diocesi, dalla scuola oltre che dalla Soprintendenza.

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