Ue: oggi summit a Bruxelles su questioni istituzionali, bilancio pluriennale, finanziamento interventi in Libia

Bruxelles, il tavolo della riunione del summit europeo

(Bruxelles) “Inizialmente dovremo esaminare la composizione del futuro Parlamento europeo in seguito alla Brexit. È ovvio che un numero minore di Stati membri si dovrebbe tradurre in un numero minore di seggi. Lo stesso Parlamento ha proposto una soluzione che tiene conto dei cambiamenti demografici degli ultimi anni e del principio della proporzionalità degressiva e che porterebbe il numero dei deputati a 705, rispetto ai 751 di oggi. I seggi rimanenti sarebbero mantenuti quale riserva per i futuri allargamenti dell’Ue. Sembra che tale proposta possa essere ampiamente sostenuta e, se saremo tutti d’accordo, si metteranno in moto le procedure giuridiche che porteranno a un Parlamento europeo più piccolo a partire dalle elezioni europee del 2019”. Lo ha scritto Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, in una lettera di invito in vista del summit “informale” che si svolge a Bruxelles sui temi istituzionali: composizione del Parlamento europeo dopo le elezioni del 2019 e possibili liste transnazionali; modalità di nomina delle posizioni di vertice dell’Ue (presidente della Commissione), compresi i cosiddetti “Spitzenkandidaten”; Quadro finanziario pluriennale.
Tusk commenta: “Un’altra nuova idea relativa alle elezioni europee è la creazione di liste transnazionali. Questo progetto non è privo di merito e, senza dubbio, vale la pena di discuterne in vista delle elezioni del 2024. Tra le altre questioni istituzionali che sono state citate nel contesto dei preparativi – ma che non è necessario affrontare ora – figurano il numero dei commissari europei, la possibilità di fondere le cariche di presidente della Commissione e di presidente del Consiglio europeo”.
Il secondo tema generale “di cui ci occuperemo riguarda il quadro finanziario pluriennale dopo il 2020… In discussioni recenti abbiamo fissato nuove priorità, quali il contenimento della migrazione illegale, il miglioramento della sicurezza e della difesa europee e l’aumento degli investimenti a favore del programma Erasmus. Inoltre, dovremo affrontare il problema dell’ammanco nel bilancio dell’Ue causato dalla Brexit. Questi elementi dimostrano l’importanza delle sfide che ci attendono”. Oltre ai due temi principali, si affronteranno altre questioni. “In seguito ai colloqui con il presidente del Consiglio dei ministri Paolo Gentiloni, ricorderò – dice Tusk – quanto sia importante contribuire al finanziamento degli interventi condotti in Libia”. Il summit si aprirà alle 12 per concludersi attorno alle 18.

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