Quaresima: mons. Solmi (Parma), “abitare le frontiere, le periferie del mondo giovanile”

“Abitare le frontiere, le periferie del mondo giovanile”. È il mandato del vescovo di Parma, mons. Enrico Solmi, diffuso attraverso il settimanale diocesano “Vita Nuova”, ad adulti, genitori, che “si rimboccano le maniche e che cercano l’alleanza con giovani che ci stanno”. “I giovani – aggiunge il presule – sono questione di Chiesa e non solo di pastorale giovanile. Quaresima è conversione e qui di conversione si tratta. Perché a volte per i giovani si sente l’aria chiusa di un settore pastorale che fino a qualche anno fa era forte e che ora è passato nell’elenco delle cose impossibili, da rassegnazione”. Tutto ciò “è già indice di una comunità che procede con i giovani, che non li settorializza più, che cerca, già negli animatori, un percorso da farsi insieme con fedeltà negli intenti e creatività nelle realizzazioni”. Quindi, “la conversione è, in realtà, non ai giovani, o non solo, ma alla missione, all’evangelizzazione con i giovani come soggetti e destinatari”. La mission indicata della Chiesa di Parma è quella di “uscire a seminare”. E “avverte che, in primis, è necessaria la proposta di un percorso di fede per i giovani in tutte le nuove parrocchie”. Una logica evangelizzante che “sostiene modalità ampie di incontro dei giovani in forme di aggregazione che potrebbero, superficialmente, essere considerate ‘più laiche’, ma che in realtà sono intrinseche alla fede cristica e all’annuncio del Vangelo”. Il riferimento è a “un’area sempre più spaziosa che entra in ambienti di vita abitati da ragazzi e giovani, in primis, la scuola, ma anche lo sport, il volontariato, il viaggiare”.

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