Giornata preghiera e digiuno: Enzo Bianchi, “ciascuno è chiamato a un esame di coscienza, chiedendo perdono per indifferenza, menzogna, odio e guerra”

“L’essere umano anela nel più profondo del cuore alla verità e alla pace, alla vita per se stesso e per gli altri. Nessuno può sentirsi esaudito in verità nelle proprie aspirazioni finché vi saranno attorno a lui uomini e donne ai quali i più elementari diritti umani sono negati, primo fra tutti il diritto alla vita e alla pace”. Lo scrive Enzo Bianchi, fondatore della comunità monastica di Bose, nella sua riflessione per il Sir dedicata alla Giornata di preghiera e digiuno per la pace, indetta per oggi da Papa Francesco, in particolare per la Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan. “Ciascuno è chiamato a rinnovare ogni giorno, e in particolare nelle ore più difficili, un profondo esame di coscienza – aggiunge -, chiedendo perdono ai fratelli e alle sorelle in umanità per tutte le volte che l’indifferenza ha prevalso sulla solidarietà, la menzogna sulla verità, l’odio sull’amore, la guerra sulla pace”. A suo avviso, “non c’è possibilità di pace senza la preghiera, con la quale si prende atto che la pace va al di là degli sforzi umani e trova la sua sorgente e realizzazione in una Realtà che ci supera”. Citando San Paolo, Enzo Bianchi ricorda che “i cristiani hanno sempre creduto che ‘è Cristo la nostra pace’. Ma se è vero che la pace porta il nome di Gesù Cristo, è altrettanto vero che nel corso della storia coloro che si sono fregiati del suo nome non sempre hanno saputo testimoniare il destino ultimo dell’uomo nella comunione attorno al trono dell’Agnello”. “Le stesse divisioni che perdurano tra i discepoli di Cristo sono uno scandalo e una vera contro-testimonianza”. È per questo motivo che “l’esame di coscienza dei cristiani dovrà essere, proprio in virtù della stessa fede nel vero nome della pace, ancor più serio e radicale”. Alla luce di ciò, la Giornata di preghiera per la pace “sarà un giorno di digiuno nel quale pregare ardentemente Dio perché conceda al mondo una pace stabile, fondata sulla giustizia, e ispiri a quanti hanno responsabilità del bene comune adeguate soluzioni ai conflitti che travagliano il mondo”.

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