“Il protocollo d’intesa per il sostegno alle donne e ai minori provenienti da famiglie della criminalità organizzata o vittime di violenza mafiosa che è stato firmato oggi è un provvedimento che consente di essere ‘liberi di scegliere’”. E questo è di “fondamentale importanza”. Lo ha affermato Federico Cafiero De Raho, procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, intervenendo all’evento “Contromafiecorruzione”, in corso a Roma fino a domenica. “Da oggi – ha spiegato – le donne di ‘ndrangheta e di mafia che decidono di allontanarsi dalle famiglie di appartenenza per dare un avvenire ai figli troveranno una rete di magistrati, psicologi e formatori che consentiranno loro di essere accolte con amore”. Si tratta di “un cambiamento epocale”.
“La lotta alla mafia deve diventare patrimonio comune del cittadino”, ha sottolineato da parte sua Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare antimafia, per la quale “per rendere marginale il peso del voto mafioso occorre ristabilire una politica buona, capace di ascoltare, che sappia cercare strumenti, guidare processi e non si rifugi nei trasformismi”.