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“È una strada il cui traguardo non sarà così immediato da raggiungere. Se dovesse essere raggiunto lo sarà tra qualche lustro”. Lo ha detto il genetista e direttore scientifico dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, Bruno Dallapiccola, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando la notizia della creazione in laboratorio di un embrione ibrido uomo-pecora che dovrebbe servire per far crescere organi umani negli animali.
“È sicuramente un annuncio prematuro – ha proseguito Dallapiccola -. Per raggiungere l’obiettivo che si pongono, il rapporto tra cellule umane e pecora doveva essere potenziato di 100 volte. Le cellule messe all’interno delle pecore devono poi essere riprogrammabili nella maniera giusta per diventare degli organi. E anche questo è tutto da verificare. C’è poi un altro problema: l’eventuale rischio di trasmissione d’infezione da parte dell’animale”. Questa scoperta, ha concluso Dallapiccola, “dovrà, invece, essere un’ottima scusa per potenziare la donazione di organi e favorire i trapianti. Questa è una strada vincente nel brevissimo periodo”.