Famiglia: card. Bagnasco (Genova), con la crisi “ci rimettono i figli in modo particolare”

Nelle crisi delle famiglie “ci rimettono non solo i figli, ma i figli in modo particolare, perché non hanno un punto di riferimento, una roccia stabile, una sicurezza con cui affrontare e crescere nella vita”. La famiglia “è una cosa molto seria” e “deve essere una preoccupazione per tutti” perché “tutti noi poi vediamo le conseguenze di famiglie che sono liquide, destrutturate, approssimative”. Ad affermarlo il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente del Ccee, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico ligure che si è svolto stamani a Genova. Il cardinale ha poi ricordato che, tra le principali cause di nullità che ricorrono nelle cause del Tribunale ecclesiastico ligure, si segnalano primariamente “una immaturità affettiva, umana, psicologica, tale da ritenere, a ragion veduta, che il giudizio e il consenso” dato in occasione del matrimonio “non sia stato un consenso pienamente consapevole”. E che se, da un lato, “la preparazione al matrimonio è certamente necessaria, dobbiamo però ricordare che spesso oggi, chi viene a far la preparazione, sono già conviventi da tempo”. Siamo quindi di fronte a “situazioni già piuttosto consolidate e una certa immaturità non si risolve nel giro di 8, 10 o 15 incontri”. A suo avviso, quindi, “è tutto un contesto educativo che bisogna rivedere”. Infine, con riferimento alla relazione del vicario giudiziale mons. Rigon, il porporato ha voluto sottolineare che la gratuità dei patroni stabili dei tribunali ecclesiastici regionali deriva dalle “risorse che i vescovi italiani danno tramite le risorse dell’8 per mille”. Si tratta di “15 milioni di euro all’anno che sono per tutti i tribunali ecclesiastici in Italia che vengono distribuiti alle regioni ecclesiastiche per mantenere le strutture e il lavoro dei patroni stabili per coloro che non hanno possibilità economiche”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori

Informativa sulla Privacy