Spagna: Catalogna, messaggio dei vescovi. “Promuovere nuovo governo della Generalitat che agisca con responsabilità verso tutto il Paese”

“In questo tempo di Quaresima, in cui siamo invitati alla conversione personale e comunitaria, non possiamo ignorare gli eventi politici e sociali che si sono verificati negli ultimi mesi in Catalogna”. Comincia così una nota pubblicata oggi dai dieci vescovi delle diocesi della regione catalana, riuniti a Tiana per la loro consueta assemblea. Nella lettera i vescovi “invitano tutti a compiere uno sforzo per ricostruire la fiducia reciproca in una società come la nostra, che offre una grande pluralità culturale, politica e religiosa. La coesione sociale, l’armonia, il sentirsi più vicini gli uni agli altri e il rispetto dei diritti di tutte le persone che vivono in Catalogna devono essere uno dei nostri obiettivi prioritari in questo momento”. Non bisogna “ignorare né trascurare” che “esiste un problema politico di primo ordine” per il quale occorre trovare “una soluzione giusta”, che “sia accettabile per tutti, attraverso un grande dialogo nella verità, con generosità e nella ricerca del bene comune di tutti”, scrivono i vescovi che incoraggiano i parlamentari catalani eletti il 21 dicembre scorso a “promuovere meccanismi democratici per la formazione di un nuovo governo della Generalitat che agisca con senso di responsabilità verso tutto il Paese” e si adoperi per “superare le conseguenze della crisi istituzionale, economica e sociale in cui viviamo”.
I vescovi si dicono anche preoccupati riguardo un “problema specifico”, vale a dire “la detenzione preventiva di alcuni ex membri del governo e di alcuni leader di organizzazioni sociali”: “senza entrare nel dibattito legale”, precisano i vescovi, “chiediamo una seria riflessione su questo fatto, al fine di favorire il clima di dialogo di cui abbiamo tanto bisogno”. I vescovi dichiarano inoltre di difendere, al di là delle opzioni per una proposta politica specifica, “la legittimità morale delle opzioni per la struttura politica della Catalogna che sono basate sul rispetto per l’inalienabile dignità delle persone e dei popoli e difese pacificamente e democraticamente”. Infine, ai cattolici la richiesta di essere “strumenti di pace e riconciliazione nella società catalana”, in questi momenti così “complessi” e di non cessare “di pregare il buon Dio per la pace e la giustizia in Catalogna”.

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