Quaresima: mons. DelBosco (Cuneo), “debellare il tarlo dell’indifferenza che uccide, che distrugge la società, che è anti-cristiana”

“Desidero che la nostra Quaresima 2018 sia un’occasione per cercare di debellare il tarlo dell’indifferenza che uccide, che distrugge la società, che è anti-cristiana”. Lo afferma il vescovo di Cuneo, mons. Piero DelBosco, nell’editoriale pubblicato sull’ultimo numero de “La Guida”, il settimanale diocesano di Cuneo. Per il vescovo, lo “stile di vita essenziale all’insegna di maggior preghiera, penitenza e carità” a cui invita la Quaresima “non è fine a se stesso”. “È un invito che cade a proposito nel nostro programma pastorale sul tema ‘Uscire’ che ci vede impegnati per due anni”, spiega mons. DelBosco, secondo cui “non possiamo dimenticare il messaggio che Papa Francesco ci ha donato in occasione della Giornata mondiale per la pace col titolo ‘Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace’”. Dopo aver ricordato le “quattro pietre miliari per l’azione: accogliere, proteggere, promuovere e integrare”, il vescovo rileva: “Ho l’impressione che ormai siamo vaccinati rispetto a messaggi del genere, così dirompenti e ci chiudiamo in una opaca indifferenza”. Per questo, prosegue, “sono contento dell’iniziativa di ‘Parole tra continenti’, della Commissione Giustizia e pace diocesana con la collaborazione di Caritas Cuneo e di Caritas Fossano, dal titolo ‘Usciamo dall’indifferenza: dipende da noi!’”. “Si tratta di una serie di appuntamenti di vario genere, occasioni di seria riflessione, atti a sviluppare idee e azioni di solidarietà intelligente”, spiega, aggiungendo che “come adulti dobbiamo educare noi stessi ed educare i nostri ragazzi ad una maggiore attenzione verso chi ci circonda e che, molto spesso, non è poi così distante da noi”. “Non possiamo cercare la nostra felicità ignorando chi soffre tra di noi”, ammonisce DelBosco evidenziando che “sul valore della dignità umana non si può discutere. Va cercata, affermata, difesa, riconosciuta”. Infine, l’invito a vivere “la Quaresima 2018 facendo vibrare il nostro cuore nell’attenzione a chi fa più fatica a vivere, vicini e lontani”.

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