Balcani: Caritas italiana, “in Kosovo e Bosnia inadeguata assistenza alle vittime delle mine”

“Sia in Bosnia che in Kosovo si riscontra una inadeguata assistenza alle vittime delle mine nel lungo periodo, dovuta alla difficoltà di accedere ai servizi riabilitativi nonché ai costi onerosi delle protesi di nuova generazione”. Lo scrive Caritas italiana nel dossier “Futuro minato”, pubblicato a dieci anni dal 17 febbraio 2008, data dell’autoproclamata indipendenza dello Stato kosovaro dalla Serbia, e dedicato alle operazioni di sminamento in Bosnia e in Kosovo. “A questo si aggiunge il nullo o scarso sostegno pensionistico da parte dello Stato che, in un contesto di disoccupazione già elevato, aggrava ulteriormente le condizioni economiche delle famiglie colpite, dove spesso le vittime sono nell’impossibilità di trovare un impiego”. Caritas italiana ha cercato di indagare anche l’eredità che il conflitto ha lasciato sulle nuove generazioni, per conoscere “il giudizio e l’interpretazione che i nati alle soglie del nuovo millennio danno delle vicende occorse nei loro Paesi”. I risultati che vengono presentati nel dossier sono il frutto della somministrazione di questionari ai giovani di Kosovo e Bosnia, avvenuta nel periodo tra ottobre e dicembre 2017. “Ne è emerso che l’interesse dei giovani kosovari e bosniaci rispetto alle vicende dei loro Paesi nasce dalla volontà di approfondire la conoscenza delle cause e dei fatti avvenuti durante la guerra, non solo per evitarne il ripetersi, ma anche per comprendere quali possano essere le conseguenze dell’odio e del pregiudizio”.

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