Papa con il clero romano: don Lonardo (Vicariato di Roma), “la misericordia come stile di vita anche per i sacerdoti”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“La misericordia come stile di vita. Anche per i sacerdoti”. Così don Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio per la cultura e l’università del Vicariato di Roma, sintetizza – in un articolo per il Sir – il “clima” dell’incontro del Papa con il clero romano, tradizionale appuntamento di inizio Quaresima, che si è svolto stamattina nella basilica di San Giovanni in Laterano. “Papa Francesco ci è stato padre anche in questo”, prosegue don Lonardo: “L’aver dedicato questa mattina buona parte dell’incontro con noi sacerdoti di Roma alle confessioni, è stato un insegnamento più efficace di mille discorsi. Attendere insieme ai confratelli di potersi confessare ci ha permesso di vivere una mattinata di ritiro, per respirare finalmente quel clima di silenzio e di serenità che manca nel vortice della vita e che ci nutre”. “Non sempre, noi che siamo chiamati ad essere ‘padri’ nelle nostre comunità e spesso presi da mille impegni, abbiamo il tempo e l’occasione di sentirci ‘figli’”, sottolinea il sacerdote: “Papa Francesco è stato innanzitutto oggi per noi ‘padre’ nel ministero della Confessione: ricevere un dono ravviva la consapevolezza di quanto quel dono sia necessario a chi ce lo chiederà nel tempo santo della Quaresima”. Dialogando poi con i preti, nello schema ormai consueto “botta e risposta”, il Papa – ha riferito don Lonardo – “si è soffermato sulle tentazioni e la grazia che ogni tappa della vita porta con sé”: “Dai primi anni, carichi di entusiasmo, nei quali ognuno ha bisogno di una guida perché non basta esser perdonati, ma bisogna anche imparare a lavorare sulla radice dei nostri peccati. All’età di mezzo, quando c’è più stabilità, ma l’emozione dei primi anni, come nel matrimonio, si è ormai trasformata: è il periodo del demone del mezzogiorno – Papa Francesco ha utilizzato qui un’espressione tipica della lingua argentina, il ‘quarentasso’ – che ognuno vince riscoprendo la bellezza della paternità. Fino all’età anziana, quando ci si prepara a lasciare tutto, e il sorriso apre tante porte, perché a volte i giovani riescono a parlare meglio con un ‘nonno’ che con i genitori. Sempre – ha sottolineato Papa Francesco – portando ogni momento, ogni gioia e ogni difficoltà, nella preghiera al Padre”.

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