Strage familiare Calabria: vescovo Cosenza, “nessuno cada nel baratro della solitudine”

L’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Francesco Nolè, appresa la notizia dell’efferato delitto, che si configurerebbe in omicidio-suicidio, consumato tra le mura domestiche in una zona periferica di Rende, “esprime il dolore personale e della Chiesa cosentina, chiedendo a tutti la preghiera per i defunti e la consolazione per i parenti e la comunità rendese sconvolta e attonita per quanto accaduto”. Sono le prime parole dell’arcivescovo cosentino dopo la notizia della tragedia familiare consumatasi alle porte di Cosenza, dove in una abitazione sono stati rinvenuti i cadaveri di quattro persone (padre, madre e due figli). Mons. Nolè ha chiesto a tutti “l’attenzione alle solitudini e alle sofferenze, la solidarietà” come prime vie per intercettare i segnali di difficoltà e prendersi cura della famiglia, soprattutto di quelle più giovani, indifese e in difficoltà. “Assicurando la sua preghiera e la vicinanza della Chiesa anche attraverso il parroco e la comunità parrocchiale locale – si legge in una nota della diocesi – l’arcivescovo resta in attesa degli sviluppi della vicenda confidando nell’opera della magistratura e delle forze dell’ordine affinché si faccia luce su quanto accaduto”. Alle strutture educative e pastorali della diocesi, che operano a favore e a servizio delle famiglie, dall’arcivescovo Nolè l’esortazione “a un impegno sempre nuovo perché nessuno, soprattutto le famiglie, cada nel baratro della solitudine e delle tenebre”.

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