Molestie sessuali: Save the Children, “nessun caso riguarda minori o beneficiari dei progetti”

“Nessuno dei casi di presunte molestie sessuali che sarebbero state commesse da membri dello staff dell’organizzazione, riportati dai media, riguarda minori o beneficiari dei nostri progetti”. Lo ribadisce Save the Children in una nota nella quale precisa che “i 31 casi di presunte molestie sessuali in questione, segnalati internamente tra il 2016 e il 2017, sono relativi ai comportamenti inappropriati di alcuni membri dello staff esclusivamente nei confronti di altri colleghi”. “Tali denunce – prosegue la nota – hanno dato avvio ad accurate indagini interne volte a chiarire i fatti, che hanno portato a 16 licenziamenti e a 10 rinvii alle autorità di polizia e civili”. Save the Children “lavora attivamente per migliorare le proprie procedure di denuncia e protezione e per assicurare che esista una cultura interna efficace volta ad incoraggiare la segnalazione e la salvaguardia” attraverso “una politica di tolleranza zero verso gli abusi o le molestie di ogni tipo”. “Esaminiamo ogni caso in modo indipendente – assicura l’ong – intraprendendo azioni immediate contro chiunque violi la propria policy”. “Negli anni passati – aggiunge Save the Children – abbiamo dedicato personale ad hoc con lo specifico mandato di potenziare le misure di salvaguardia nei confronti dei bambini e formare il personale sulle modalità di segnalazione di ogni possibile problema. Allo stesso tempo, nell’ambito dei nostri interventi di programma, lavoriamo coi bambini e le loro famiglie per garantire che sappiano come identificare eventuali violazioni e denunciarle”.

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