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Ecumenismo: due anni fa incontro Papa Francesco e Patriarca Kirill a Cuba. Hilarion (Mosca), “persecuzione dei cristiani, sfida per il cristianesimo mondiale”

La ragione principale che ha spinto i due leader della Chiesa cattolica e del Patriarcato di Mosca a incontrarsi a L’Avana nel febbraio 2016 è la persecuzione di massa dei cristiani. “La situazione drammatica in cui si trovano i nostri fratelli e sorelle in Medio Oriente, Nord Africa e in molte altre regioni è diventata una sfida per il cristianesimo mondiale. Questa sfida non può rimanere senza risposta”. Lo ha detto ieri pomeriggio il Metropolita Hilarion, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, intervenendo alla Conferenza internazionale dedicata ai cristiani del Medio Oriente che si è svolta a Vienna per commemorare i due anni dell’incontro di Papa Francesco e il Patriarca Kirill a Mosca. “Oggi la maggior parte dei terroristi in Siria e in Iraq sono stati sconfitti”, ha detto il metropolita. “Tuttavia, è troppo presto per dire che i cristiani in questi Paesi sono in completa sicurezza”. Nel suo intervento il rappresentante di Mosca ha passato in rassegna le situazioni di persecuzione vissute dai cristiani in Egitto, Nigeria, India, Pakistan ed ha commentato: “La persecuzione è diventata la sfida comune ai cristiani di varie confessioni. I terroristi, che stanno tentando di annientare il cristianesimo in Medio Oriente, non fanno alcuna distinzione riguardo a chi è davanti a loro: ortodossi, cattolici, armeni o assiri”. Hilarion ha quindi ricordato che tra i tanti cristiani rapiti, ci sono anche i due vescovi metropoliti di Aleppo – il siro ortodosso Mar Gregorios Yohanna Ibrahim e il greco ortodosso Boulos Yazigi – di cui dall’aprile del 2013 si è persa traccia. Nella Dichiarazione congiunta firmata a Cuba, il Papa e il Patriarca Kirill hanno sottolineato l’esigenza di unire gli sforzi ovunque fosse necessario e possibile e quell’incontro rappresenta ancora oggi, soprattutto per i siriani cristiani, ortodossi e cattolici, “un segno di speranza”, ha detto Hilarion.

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