Papa Francesco: giovedì 15 febbraio l’incontro con i parroci romani

Si rinnova giovedì prossimo, 15 febbraio, il primo dopo l’inizio della Quaresima, il tradizionale appuntamento  del clero della diocesi di Roma con il Papa. Francesco incontrerà i sacerdoti e i diaconi della diocesi di Roma nella basilica di San Giovanni in Laterano alle 9.30. L’appuntamento  si svolgerà a porte chiuse. A darne notizia è l’arcivescovo Angelo De Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma, in una lettera indirizzata ai sacerdoti e ai diaconi: “Come è tradizione – scrive – vivremo una liturgia penitenziale comunitaria, con la possibilità di confessarci, al termine della quale il Papa ci rivolgerà la sua parola”. Nella lettera, inoltre, mons. De Donatis invita “tutte le comunità, in particolare le parrocchie, a  trovare occasioni per confrontarsi sulle ‘malattie spirituali'”, tematizzate nel discorso di chiusura del Convegno diocesano, lo scorso 18 settembre: “L’economia dell’esclusione; l’accidia egoista; l’individualismo comodo; la guerra tra noi; il pessimismo sterile; la mondanità spiritale”. Il testo scelto per aiutare le comunità a vivere proficuamente questo “tempo di verifica, di condivisione, di  purificazione”, si legge ancora, è l’esortazione apostolica Evangelii gaudim. Riprendendone  la  lettura – in particolare dei nn.52-101 – “ogni  comunità potrà trovare diversi modi per confrontarsi”. L’obiettivo: avviare un “lavoro comunitario” che  sappia riflettere “con franchezza su quale sia la sua malattia spirituale”. I risultati di questo discernimento  andranno inviati al Vicariato attraverso i parroci e i prefetti entro la prima settimana di aprile, per consentire “un lavoro di sintesi da presentare al Papa in vista del prossimo Convegno diocesano”.  A supporto della proposta il Consiglio episcopale ha redatto un dépliant intitolato “Non sono i sani che  hanno bisogno del medico, ma i malati”. Anch’esso inviato dal vicario insieme alla lettera, presenta brevi  tracce per la condivisione alla luce di Evangelii Gaudium e delle conclusioni dello scorso Convegno  diocesano al fine di aiutare le comunità “a fare un esame di coscienza comunitario per correggerci e  ‘prendere il largo’, con rinnovato entusiasmo, ed essere capaci di annunciare il Vangelo della Pasqua all’umanità di oggi”.

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