Puglia: inaugurazione dell’anno giudiziario. Arroba Conde (univ. Lateranense), “giustizia abbia obiettivi missionari più ampi”

“Il diritto canonico è l’ordinamento di una comunità sorretta dalla libera adesione in coscienza ad essa, attraverso i vincoli della fede e della missione di un annuncio di liberazione rivolto a ogni persona”. È sulla missione ultima degli operatori dei tribunali che Manuel Arroba Conde, preside dell’Institutum Utriusque iuris della Pontificia Università Lateranense, si concentra con la prolusione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario ecclesiastico pugliese di questa mattina a Bari. “La centralità della missione come presupposto del diritto canonico – dice – esige un rinnovamento delle istituzioni giuridiche. In questo senso, il recente rinnovamento dell’istituzione processuale punta a obiettivi missionari più ampi, in favore delle persone e senza compromettere la Giustizia e la Verità, contenuti irrinunciabili dell’annuncio evangelico”. Per questo si possono indicare cinque aspetti oggetto di rinnovata attenzione quali “l’esigenza del discernimento di coscienza dei fedeli; un approccio alle esperienze di fragilità senza precipitazioni; il valore della sinodalità quale modo di essere Chiesa e di agire in essa; quarto aspetto è il valore della corresponsabilità degli operatori nella diversità dei ruoli per il compimento dell’attività giudiziaria; infine gli obiettivi di celerità e accessibilità che non possono essere in contrasto con il principio di legalità nel giudicare”. E a questo proposito Arroba Conde ha approfondito il proprio pensiero nel testo “Il nuovo processo matrimoniale canonico, una guida tra diritto e cura pastorale”, realizzato in collaborazione tra la Pontificia Università Lateranense, l’Università di Bari e il Tribunale Ecclesiastico pugliese.

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