Islam in Europa: incontro Ccee a Scutari. “Il dialogo della spiritualità”, via di “vera amicizia e fraternità”

(da Scutari) “La Chiesa in Europa è impegnata nel dialogo con le diverse comunità musulmane a vari livelli (accademico, religioso e sociale, ma anche dogmatico, giuridico e spirituale). Il dialogo non è un’aspirazione, ma un’esperienza quotidiana con le sue gioie e le sue sfide”. È quanto scrivono i delegati nazionali per i rapporti con i musulmani in Europa nel comunicato finale diffuso al termine dell’Incontro che si è tenuto a Scutari, Albania, dal 7 al 9 febbraio. Filo conduttore dei lavori, il tema dell’“incontro nella mistica”, promuovendo “il dialogo della spiritualità”. A Scutari, i partecipanti si sono proposti di “rafforzare i contatti con le comunità musulmane anche a livello della spiritualità”.
“Dallo scambio di esperienze e dai dibattiti molto vivaci e partecipati”, si legge nel comunicato, “l’islam europeo si presenta al plurale: una moltitudine di comunità musulmane, la cui diversità costituisce altrettante sfide per i cristiani. Così il cammino finora realizzato, perché possa diventare efficace oggi, necessita che ci si ponga in ascolto anche delle reciproche esperienze religiose”.
A fare da sfondo ai lavori, l’Albania, Paese dove “la crudele e sofferta esperienza del regime totalitarista che ha imposto un ateismo di Stato, ha portato all’avvicinamento di tutti i credenti, facendo maturare un grande senso di tolleranza e di rispetto tra i credenti delle diverse religioni”. A tracciare i profili fondamentali del credente musulmano e le modalità attraverso le quali vive la sua relazione con Dio sono stati un imam sunnita e il leader della Comunità Bektashi del Paese.
“Il cammino interiore, che giunge fino alle profondità del cuore umano, luogo intimo e singolare di dialogo con Dio – si legge nel comunicato -, porta cristiani e musulmani a riconoscersi come appartenenti alla stessa umanità creata da Dio. È da lì che il dialogo, specialmente quello della vita e della spiritualità, può svilupparsi e fare crescere rapporti di vera amicizia e di vera fraternità”.

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