50° Sant’Egidio: mons. De Donatis (vicario Roma), “una comunità nata al centro della cristianità che allarga il suo servizio nel mondo”

“La Parola accolta dai giovani di allora ha generato una comunità che nasce al centro della cristianità, nel quartiere cristiano più antico, ma non ha confini e allarga il suo servizio nel mondo. Una storia molto intensa che si intreccia gioiosamente con la storia della nostra diocesi negli anni del dopo Concilio”. Lo ha detto questa sera il vicario del Papa per la diocesi di Roma, mons. Angelo De Donatis, al termine della celebrazione eucaristica che si è svolta nella basilica di San Giovanni in Laterano, in occasione dei 50 anni dalla fondazione della Comunità di Sant’Egidio. “Quelle periferie descritte nella letteratura del neorealismo erano la vita concreta di tante persone. Andando lì, partendo da Trastevere, l’incontro è stato l’inizio di un amore grande – ha aggiunto l’arcivescovo -. La città cominciava a vedere, a capire e ad amare anche le sue sofferenze. Veniva invitata a non essere indifferente. Era un incontro di amicizia per offrire un segno di profezia”. Mons. De Donatis, rivolgendosi ai volontari della Comunità, ha affermato che “il Vangelo lo avete condiviso e vi ha permesso di crescere nelle relazioni e di realizzare tante amicizie”. Dopo aver ricordato le parole di Papa Francesco sulla vocazione dei cristiani a toccare le miserie dei fratelli e a operare per alleviarle, il presule ha aggiunto che “la miseria non coincide con la povertà”. “La miseria è una povertà senza fiducia, senza solidarietà, senza speranza”. Infine, lo sguardo si è concentrato sui “frutti bellissimi” maturati. “Penso all’impegno per la pace nel mondo, agli sforzi per offrire segni di riconciliazione e fraternità e al desiderio di incontrarsi con i fratelli delle altre confessioni cristiane e con gli uomini e le donne di altri contesti religiosi da cui sono nati gli incontri per il dialogo tra le religioni. Penso all’impegno contro ogni violenza e contro l’atrocità della pena di morte, il servizio per l’accoglienza dei migranti e per la realizzazione dei corridoi umanitari”.

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