50° Comunità Sant’Egidio: messa oggi a San Giovanni in Laterano con Parolin, Gentiloni e Tajani. Impagliazzo, “essere sempre una comunità in uscita”

“A Sant’Egidio auguro di essere sempre una comunità in uscita e di vivere la gioia del Vangelo, come ci chiede Papa Francesco”. È l’augurio che Marco Impagliazzo formula alla Comunità di Sant’Egidio che quest’anno celebra il 50° anniversario di fondazione. Oggi pomeriggio partono a Roma i “festeggiamenti” con una celebrazione alle 17.30 nella basilica di San Giovanni in Laterano, presieduta dal cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin. Saranno presenti anche rappresentanti delle istituzioni, come il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. Diffuso in 70 Paesi del mondo, una prima caratteristica del “popolo di Sant’Egidio”, dice Impagliazzo in un’intervista al Sir, “è quella di non aver posto confini a questo popolo, di non aver insistito su una nazione piuttosto che un’altra ma di lavorare per un mondo unito e una fraternità universale”. “Nel popolo di Sant’Egidio ci sono i poveri”, aggiunge Impagliazzo: “E i poveri non sono clienti della Chiesa, non sono assistiti dalla comunità ma fanno parte integrante della Chiesa. Ne sono i tesori, come diceva san Lorenzo. E quindi le persone delle periferie sia delle grandi città europee che del mondo”. In un tempo in cui “l’uomo e la donna globalizzati sono spaventati, hanno paura di un mondo che è diventato troppo grande”, la missione oggi di Sant’Egidio è quella “di indicare le strade per creare una società del vivere insieme in pace nel mondo globalizzato” perché – conclude Impagliazzo – “l’unica alternativa allo scontro è vivere e promuovere la cultura dell’incontro”.

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