Austria: polemiche per eliminazione giornali cattolici dall’offerta delle Ferrovie statali

L’Öbb, le Ferrovie dello Stato austriache, hanno eliminato i giornali riferibili alla Chiesa cattolica dall’offerta dei media online che l’azienda propone con la rete wireless viaggiante e nelle stazioni, “Railnet”. Secondo il portavoce della Conferenza dei giornali cattolici, Bernhard Rieder, il motivo dipenderebbe dalla scelta di Öbb di non fare favoritismi di propaganda perché, in quanto impresa pubblica, non può privilegiare o discriminare alcuna fede. Ma la scelta della Öbb “è stata consapevole”, sottolinea Rieder, e Heinz Finster, segretario generale della Conferenza dichiara che si tratta di un boicottaggio “estremamente deplorevole”. Infatti le ferrovie statali austriache per realizzare l’offerta di media online sulla propria rete Railnet si appoggiano al servizio “AustriaKiosk” di un’azienda privata, che nel suo database d’offerta ai clienti ha molte testate cattoliche: le quali, con oltre 160mila copie settimanali vendute, rivestono una fetta importante nella quota del mercato austriaco cartaceo e online. Per Heinz Niederleitner, redattore della Conferenza, non si comprende quale altra fede sarebbe discriminata includendo i giornali ecclesiastici nel Railnet, poiché non vi è alcun settimanale religioso di confessione paragonabile ai giornali della Chiesa cattolica.
Il redattore capo del settimanale “Martinus” della diocesi di Eisenstadt, Franz Josef Rupprecht, chiede, nel numero in edicola, se la Öbb abbia considerato che “quasi i due terzi dei macchinisti sono cattolici” e che “i miliardi di aiuti al web attraverso la tesoreria dello Stato arrivano per la maggior parte dalle tasche dei cattolici nel Paese”.

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