Papa Francesco: a donatori presepe e albero, “sono due segni che non finiscono mai di affascinarci”

(Foto Vatican Media/SIR)

“L’albero e il presepio sono due segni che non finiscono mai di affascinarci; ci parlano del Natale e ci aiutano a contemplare il mistero di Dio fattosi uomo per essere vicino a ciascuno di noi”. Lo ha detto il Papa, ricevendo oggi in udienza le delegazioni provenienti dal Friuli Venezia Giulia e dal Veneto per il dono di Natale e del presepio che verranno inaugurati questo pomeriggio in piazza San Pietro. “Vi do il benvenuto e accolgo con tanta riconoscenza i doni che siete venuti a presentarmi: l’albero di Natale e il presepio, già allestiti in Piazza San Pietro e che saranno ammirati dai numerosi pellegrini provenienti da ogni parte del mondo”, ha esordito Francesco salutando i presenti, ad iniziare dal patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, e dal vescovo di Concordia-Pordenone, Giuseppe Pellegrini. “Ringrazio quanti hanno cooperato per la realizzazione di questi segni natalizi, in modo speciale i quattro scultori, di diversi Paesi, che hanno scolpito il presepio, e i tecnici e il personale del Governatorato”, l’omaggio del Papa. “L’albero di Natale con le sue luci ci ricorda che Gesù è la luce del mondo, è la luce dell’anima che scaccia le tenebre delle inimicizie e fa spazio al perdono”, ha sottolineato Francesco: “L’abete rosso che quest’anno è collocato in Piazza San Pietro, proveniente dalla foresta del Cansiglio, ci suggerisce un’ulteriore riflessione. Esso, con la sua altezza di oltre venti metri, simboleggia Dio che con la nascita del suo Figlio Gesù si è abbassato fino all’uomo per innalzarlo a sé ed elevarlo dalle nebbie dell’egoismo e del peccato. Il Figlio di Dio assume la condizione umana per attirarla a sé e farla diventare partecipe della sua natura divina e incorruttibile”.

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