Famiglia: mons. Paglia, “figlio unico problema enorme per l’Italia”. “Qualsiasi politica di aiuto è benvenuta”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Quello della denatalità è un problema enorme per l’Italia, dove crescono le famiglie con il figlio unico”. A lanciare il grido d’allarme è stato mons. Vincenzo Paglia, Gran Cancelliere dell’Istituto teologico “Giovanni Paolo II” della Pontificia Università Lateranense, rispondendo alle domande dei giornalisti nel corso della presentazione, in sala stampa vaticana, dell’Osservatorio internazionale sulla famiglia. Citando i dati emersi da un convegno svoltosi al “Giovanni Paolo II” alcune settimane fa, con la Cattedra Gaudium et Spes, Paglia ha sottolineato come il tema del “figlio unico” sia stato molto presente negli interventi dei relatori, tra cui uno scienziato della Cina Continentale che ha studiato migliaia di casi nel Paese, ma anche due esperti italiani, che hanno fatto notare come il forte aumento delle famiglie con un solo figlio sia “un problema enorme per l’Italia: il fatto che queste famiglie crescano è un danno enorme per loro e per il futuro dei Paesi”. “Qualsiasi aiuto venga dato per sostenere le famiglie è particolarmente importante. Qualsiasi politica di aiuto è benvenuta”, ha commentato Paglia precisando di parlare in generale, senza riferirsi direttamente alle misure messe in atto o annunciate dal governo. Secondo Francesco Belletti, direttore del Cisf (Centro internazionale studi famiglia), “si sono fatti molti annunci, nati e morti nel dibattito e non presenti nello scritto istituzionale. In generale, non sembra esserci un investimento deciso sulle politiche familiari, anche se qualche misura sembra interessante, come l’allungamento del congedo obbligatorio per i padri da 4 a 5 giorni. Ma siamo nell’ordine di segnali”. Quanto alle misure di contrasto alla povertà, Belletti ha fatto notare che “le famiglie non escono dalla povertà solo se dai dei soldi, ma se tornano protagoniste dei loro progetti di vita”. “In un momento in cui la società è frammentata, a basso tasso sociale, la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna è la rete meno liquida e più stabile per la società”, ha concluso Paglia: “Oggi il premio Nobel per la società andrebbe dato a queste famiglie”.

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