Violenza: card. Bagnasco (Genova), “episodi legati a un forte deficit antropologico e educativo”

“I frequenti episodi di violenza di ogni tipo – specialmente verso le donne e quella negli stadi – devono farci riflettere seriamente. Si tratta di un forte deficit antropologico, e quindi educativo, che tocca tutti, giovani e adulti”. Così il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, nel discorso pronunciato questa sera durante il Te Deum per il 2018. Secondo il cardinale “un’autopercezione fortemente individualista rende fragile la nostra emotività, nutre l’invidia e la gelosia, rende difficili i rapporti, ci fa preda di sentimenti che dominano la ragione e portano a sopprimere – con azioni o parole – chi ci fa soffrire o contrasta le nostre aspettative”. In un altro passaggio, svolto in precedenza, aveva invece affermato che “da tempo siamo abituati a banalizzare le cose, anche quelle più serie e sacre, come la vita e la morte, l’amore e la famiglia, la libertà e la politica, la stessa giustizia”. Ma “banalizzare per metodo ci rende banali, cioè superficiali e incapaci di comprendere noi e gli altri. E quindi ingiusti”. Quindi: “Se da una parte non dobbiamo cedere alla semplificazione e allo slogan, che dispensa dalla fatica del pensare, dall’altra dobbiamo guardarci dallo snobismo della conoscenza e del potere, che crea circoli chiusi e autoreferenziali, inutili per il bene e dannosi per la comunità. Spesso chiacchierano con mascherata supponenza, e sono compiaciuti delle proprie sofisticate concettualizzazioni, credendo di comprendere il mondo, ma sono lontani dalla realtà”. “Questi due rischi – ha concluso -, antichi come il mondo, sono presenti in ciascuno, a tutti i livelli, in ogni ambiente”.

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