Natale: mons. Mogavero (Mazara del Vallo), “rendere gli altri ricchi attraverso la nostra povertà”

(Foto: Siciliani-Gennari/Sir)

“Allora, i pastori, creature emarginate, all’annuncio gioioso degli angeli accorsero immediatamente a contemplare e riconoscere il mistero; oggi l’indifferenza nasconde il festeggiato perché non siano stravolti i festeggiamenti. In quel piccolo bambino adagiato in una mangiatoia quei pastori riconobbero il Salvatore, annunciato dagli angeli; oggi, i lineamenti di quel volto sono impressi sui visi dei nuovi Cristi: disprezzati, rifiutati, violentati, espulsi”. Lo scrive il vescovo di Mazara del Vallo, mons. Domenico Mogavero, nel suo messaggio di Natale. “Adesso, quel silenzio estatico è stato sopraffatto da ben altra musica e da assai diversi interessi – aggiunge –. Allora nessuno si accorse di quanto accadeva, perché nessuno sapeva; oggi, i più magari sanno, ma non si accorgono perché hanno altri interessi”. Dal presule l’auspicio che “il nostro Natale sia come il suo per rendere gli altri ricchi attraverso la nostra povertà”. “Questo può avvenire in tanti modi: individuando in tutti i volti i lineamenti di Gesù; purificando i linguaggi; soccorrendo le diverse forme di povertà; accompagnando chi è solo; prendendosi cura di quanti sono rifiutati”. È così che – evidenzia il vescovo – “il Bambino di Betlemme tornerà a nascere davvero, senza essere costretto ‘a chiudere quegli occhi amabili nel fosco orror’. E il suo sarà il nostro Natale nella forma più vera, senza surrogati dolcificanti”.

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