Colombia: alla Javeriana di Bogotá seminario su infanzia e pace, “molti ragazzi sono utilizzati dal crimine organizzato”

“Oggi sono circa 10.000 gli adolescenti coinvolti in processi penali in Colombia. I terziari cappuccini attualmente accolgono 2.000 ragazzi in situazione di forte vulnerabilità”. Lo spiega al Sir Juan José Calderón, coordinatore dell’area pedagogica dei Religiosi terziari cappuccini della Colombia, a margine del seminario nazionale dal titolo “Violenza, bioetica sociale, infanzia e pace”, che si è concluso il 30 novembre all’Università Javeriana di Bogotá. Prosegue il religioso: “La nostra azione pastorale si orienta alla ri-educazione, al ridare significato alle loro vite, riscattando la loro dignità come figli di Dio, risarcendo e ristabilendo i loro diritti negati. Lavoriamo in 5 città in Colombia. C’e una grave situazione soprattutto a Medellín, per l’aumento della violenza delle mafie e dei gruppi armati illegali, lo vediamo nel nostro centro di accoglienza La Pola. Molti ragazzi sono utilizzati dal crimine organizzato, vendono droga, sono contrattati dalle mafie come baby killer, qui non si vede lo Stato… Serve lavoro dignitoso per i giovani, un accompagnamento pedagogico anche per le famiglie”, conclude Calderón.
Fernando Arabe, vice rettore dell’Università Cattolica Luis Amigo di Bogotá, promossa dai terziari cappuccini, aggiunge: “Papa Francesco ci ricorda che dobbiamo imparare a coniugare l’accoglienza e promuovere l’integrazione tra ipopoli, proteggere i migranti non con le parole ma con fatti. Penso alla carovana di migranti di Honduras e Guatemala in cammino verso Usa. E Gesù che nasce nei popoli migranti”, conclude Arabe.
Cristiano Morsolin, esperto di diritti umani in America Latina, spiega al Sir: “L’Università Pontificia Javeriana sta guidando un nuovo progetto che si svilupperà nel 2019 per approfondire risposte sostenibili sui temi della violenza infantile e della costruzione di pace, per non criminalizzare gli adolescenti in conflitto con la legge”.

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