Natale: mons. Toso (Faenza), “non ridurlo a occasione commerciale di scambi di doni”

“Sotto la spinta di un consumismo edonista, purtroppo, il Natale rischia di perdere il suo significato umano e spirituale, per ridursi a mera occasione commerciale di acquisti e scambi di doni”. Lo scrive mons. Mario Toso, vescovo di Faenza-Modigliana, nel suo messaggio di Natale alla diocesi, in cui invece ribadisce che “Natale è fermarsi a contemplare Dio che si fa uomo nell’umiltà e nella povertà, divenendo Bambino, uno di noi”. “Natale – aggiunge – è Dio che viene per farci vivere della sua stessa vita, per far sì che i suoi sentimenti, i suoi pensieri, le sue azioni, siano i nostri sentimenti, i nostri pensieri, le nostre azioni”. Quindi, l’invito del presule a “celebrare un Natale veramente cristiano”. “Lo scambio di doni sia espressione della gioia di ricevere un Dono che supera ogni altro regalo. I regali sono belli e importanti. A Natale, però, debbono essere segni esterni della gioia che sperimentiamo accogliendo il Dono più grande: Gesù Cristo, Verbo di Dio che si fa carne”.

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