Natale: mons. Pizziolo (Vittorio Veneto), “fare posto a chi è povero, malato, forestiero”

“Diventi questo Natale uno stimolo forte e luminoso a muoverci nella direzione che è quella dell’umanità nuova che Gesù è venuto ad annunciare e attuare: un’umanità di figli di Dio e di fratelli”. Lo scrive mons. Corrado Pizziolo, vescovo di Vittorio Veneto, nel suo messaggio di Natale ai fedeli della diocesi. Citando la poesia natalizia “La notte santa” di Guido Gozzano, il presule afferma che “il mistero del Natale è l’evento in cui il figlio dell’Altissimo ha voluto ‘miscelarsi’ con la bassa gente”. “Con quella bassa gente che siamo noi”. “‘Miscelandosi’, identificandosi con i più poveri di questo mondo ha corso (e continua a correre) il rischio di essere rifiutato e di non vedere accolto il suo messaggio”, sottolinea il vescovo spiegando che “anche noi non amiamo ‘la miscela dell’alta e bassa gente’”. “Chi è povero, bisognoso, malato, forestiero istintivamente ci disturba – osserva mons. Pizziolo -. Ci fa paura. Scombina i nostri progetti e ci costringe a ‘spostarci’ per fargli posto nel nostro tempo e nei nostri beni”. Ma “difficilmente siamo disposti a farlo”. Il presule spiega così “la paradossalità del Natale”: “Ci commoviamo (giustamente) di fronte al presepio dove vengono presentati due giovanissimi sposi costretti a far nascere il loro bambino in una stalla, ma induriamo istintivamente il nostro cuore quando si tratta di far posto nel nostro tempo e nella nostra vita a persone che vivono lo stesso dramma di Maria e di Giuseppe”. Infine, l’augurio di mons. Pizziolo: “Accogliere in noi l’amore ospitale di Dio che viene a visitarci, diventando a nostra capaci di gesti di ospitalità e di amore verso i nostri fratelli”.

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