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“Vogliamo la pace, non vogliamo la guerra, ma costruiamo strumenti di guerra, ne facciamo oggetto di commercio, facciamo in modo di non poterne fare più a meno. Diventa il nostro lavoro: costruiamo guerra, costruiamo bombe, costruiamo armi. Non siamo uomini di pace. In questo Natale, donaci, Signore, la tua pace!”. È l’augurio espresso dal vescovo di Nuoro, mons. Mosè Marcia, nel messaggio per le festività natalizie inviato alla diocesi e intitolato “Shalom, pace!”. “Piccola, breve, corta parola, ma – osserva il vescovo – ricca e pregnante di significato, anelito dell’umanità. Da noi, opportunisti, spesso alterata secondo i nostri interessi, le nostre giustificazioni, i nostri perbenismi”. “Nella notte dell’oggi, di questa società, dove integralismi e massimalismi soffocano la libertà, fondamento della dignità di ogni uomo; dove ‘pochi’ sempre più agiati e ricchi sovrastano i ‘molti’ sempre più poveri; dove, come allora, non c’è spazio per la vita che nasce e viene, ma solo in una mangiatoia trova riparo – la società ha altro da pensare, riparare i danni che pian piano si è costruita e non accogliere la vita che ormai non sa più apprezzare –; in questa notte un annuncio: ‘Pace agli uomini amati da Dio’”. “È un annuncio di armonia per tutto l’uomo e per tutti gli uomini”, sottolinea mons. Marcia: “È un annuncio di concordia che genera nuovi rapporti tra gli uomini che si sentono amati dal Signore, che non si sentono abbandonati. È un annuncio che suscita un nuovo rapporto con Dio. È l’annuncio che proclama una verità incontestata e sublime: Dio è con noi, Lui è l’Emmanuele”. “Pace agli uomini amati dal Signore”, secondo il vescovo, “non è un augurio o un desiderio, è una affermazione: è il canto degli angeli che annunciano l’evento, il fatto: è la presenza della shalom, della pace, di Dio uomo in mezzo a noi”.