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“Un momento di grazia in cui possiamo incontrare il Signore che viene e bussa alla porta del nostro cuore”. Così il vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, mons. Domenico Cornacchia, sul Natale nel suo messaggio ai fedeli della diocesi. L’augurio rivolto loro è che “il Signore porti la sua pace, la sua gioia, soprattutto il desiderio di fratellanza universale e particolare”. Il presule ricorda le sue due esperienze pastorali, in Argentina, lo scorso ottobre, e in Africa, pochi giorni fa. Esperienze che permettono al vescovo di presentare una “Chiesa diocesana che si apre alla missione, una Chiesa viva”. “Un albero e una pianta è viva se dà frutti, pertanto io invito tutti a ‘fruttificare’, a fare ciascuno la propria parte in loco o in periferia”. Il vescovo continua a indicare l’importanza di vivere “con le antenne puntate verso il mondo – come dice Papa Francesco -, verso la periferia esistenziale dell’umanità”. “Allo stesso modo invito tutti ad aiutare i nostri sacerdoti, i nostri missionari a vivere autenticamente la dimensione dell’annuncio”.