Natale: mons. Lagnese (Ischia), “chiamati a uscire fuori, ad annunciare una grande gioia”

foto SIR/Marco Calvarese

“Dio vuole nascere in maniera straordinariamente normale – ama fare così! – e, pur essendo quella una nascita tutta singolare, vuole presentarsi a noi senza effetti speciali, ma con modalità incredibilmente usuali”. Lo scrive nel suo messaggio di Natale alla diocesi il vescovo di Ischia, mons. Pietro Lagnese. Presentando gli angeli nel presepe come “l’immagine della Chiesa”, il presule presenta il parallelismo spiegando che anch’essa è “chiamata a uscire, ad andare fuori, da un’altra parte, per annunciare una gioia grande in ogni posto e in tutti i luoghi, soprattutto nelle zone più depresse e degradate, per portare ai pastori, quelli di sempre, ai poveri cioè e agli ultimi della terra, a quanti non contano e sono dei perdenti, la notizia: Dio si è fatto uomo!”. Guardando ai pastori, il vescovo li presenta come “coloro che stanno nelle vicinanze della stalla”. “Dio ha deciso di mostrarsi proprio a loro”. “Primi fra tutti, vanno, vedono e raccontano. E poi? E poi fanno esattamente come gli angeli. Senza le ali e con i piedi per terra, si mettono in cammino e, strada facendo, cominciano ad annunciare. Sono loro ora gli evangelizzatori. Sono loro i nuovi messi viaggiatori”. Quindi, il vescovo spiega il significato profondo di ciò: “Dio sceglie i poveri anche per farsi annunciare. Anche io e anche tu, possiamo farlo. Anche se non siamo angeli potremo essere pastori. Se almeno ci riconosceremo poveri, semplicemente, saremo anche noi testimoni dell’Amore”.

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