Natale: mons. Filograna (Nardò-Gallipoli), “è impegno ad integrare le differenze, a riconciliarsi con tutti”

“Il mistero dell’Incarnazione è un impegno per i cristiani ad integrare le differenze, a riconciliarsi con tutti i fratelli e le sorelle nella differenza del loro credo religioso e della loro provenienza geografica, etnica e culturale”. Lo afferma il vescovo di Nardò-Gallipoli, mons. Fernando Filograna, nel messaggio per le festività natalizie inviato alla diocesi. “Il Natale – osserva mons. Filograna – ci ricorda che la nostra fede è un avvenimento. È l’avvenimento di una Presenza irriducibile a idea o a morale. Con tale Presenza non possiamo non imbatterci grazie ad un’esperienza di incontro che cambia la direzione della vita”. Il vescovo richiama poi lo “stupore” di cui “siamo testimoni a Natale”. “Tale stupore dinanzi al fatto imprevisto della Presenza o all’Avvenimento presente provoca l’assunzione – da parte nostra – del mistero dell’Incarnazione come paradigma della nostra vita”, rileva mons. Filograna, spiegando che “il Bambino di Betlemme infatti è l’evidenza della sintesi di natura umana e natura divina, ovvero della capacità di conciliare gli opposti: per noi cristiani ciò diventa provocazione per uno stile, un pensiero, una vita che sappia unire le differenze, conciliandole nell’unità più grande dell’amore”. Il vescovo augura “che possa essere ‘buon Natale’ per coloro che vivono con il peso di situazioni difficili, siano esse di salute fisica o spirituale”; “per chi, lontano da casa, cerca una dimora da cui far ripartire la speranza di una vita buona”; “per chi non si arrende all’ingiustizia di un mondo in cui il denaro e il benessere consumistico prendono il posto dei valori quali la solidarietà e la comunione”. “Che possa essere ‘buon Natale’ veramente – conclude – attraverso la testimonianza di una Chiesa che accosta l’umanità e con questa ‘lotta, soffre e spera…’”.

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