Natale: vescovi Honduras, convertirsi ai poveri, Chiesa vicina a lotte degli esclusi e ai migranti

La Conferenza episcopale honduregna (Ceh), in seguito all’incontro avuto nei giorni scorsi a Juticalpa, ha diffuso un messaggio rivolto a tutta la nazione in occasione del Natale, segnalando che la festa sarà vissuta in modo autentico solo “se ci convertiamo ai poveri, nel contemplare Gesù nel presepe”. I vescovi segnalano che “la speranza è ciò che ci permette di guardare al futuro della nostra patria”, che sta vivendo tante situazioni problematiche. Nel messaggio si guarda alla “luce che brilla in mezzo alle tenebre”, come capace di guidare il cammino da seguire, in tante situazioni difficili. “Nell’anno che sta per concludersi – riflettono i vescovi della Ceh – abbiamo visto la maggioranza del popolo honduregno lottare per difendere i propri diritti alla salute, all’educazione, alla casa, al lavoro e anche alla difesa di questa Casa comune che è la nostra terra, dalla quale dipendiamo. È necessario rivedere se come Chiesa abbiamo saputo essere parte di queste nobili lotte”. In particolare, “la luce del Bambino continua a illuminarci, soprattutto, nel cammino per un futuro migliore e ci lascia intravvedere possibili accordi globali in favore della popolazione migrante, nella speranza che possano concretizzarsi in autentici impegni sia da parte dei Governi, sia da parte delle istituzioni chiamate a difendere il diritto a migrare e il diritto a non vedersi costretti a migrare”. Il messaggio prosegue evidenziando la necessità di una continua conversione che abbia come centro i poveri e la vita.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa

Informativa sulla Privacy