Istat: a dicembre “peggioramento generalizzato” del clima di fiducia. Ancora giù l’indice relativo a consumatori e imprese

A dicembre 2018 si rileva un “peggioramento generalizzato” del clima di fiducia con una stima in una flessione dell’indice dei consumatori che passa da 114,7 a 113,1; anche l’indice composito del clima di fiducia delle imprese registra una dinamica negativa, peraltro in atto già dallo scorso luglio, passando da 101 a 99,8. È quanto comunica oggi l’Istat diffondendo la stima della “Fiducia dei consumatori e delle imprese” a dicembre 2018.
Per quanto riguarda il clima di fiducia delle imprese, “l’indice – spiega l’Istat – l’indice destagionalizzato torna sui livelli di due anni fa. Nella manifattura, la flessione del clima di fiducia riflette un deterioramento ulteriore dei giudizi sulla domanda a fronte di aspettative in lieve crescita e, dal punto di vista settoriale, il calo nel comparto dei beni intermedi. Peggioramenti si rilevano anche nei servizi e nelle costruzioni”.
Stando ai dati diffusi, infatti, con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia diminuisce in tutti i settori (nel settore manifatturiero l’indice passa da 104,3 a 103,6, nelle costruzioni da 132,5 a 130,3 e nei servizi da 101,7 a 99,5) ad eccezione del commercio al dettaglio dove l’indice aumenta da 102,1 a 104,8.
“Con riferimento ai consumatori, si segnala – aggiunge l’Istat – il peggioramento, per il terzo mese consecutivo, delle valutazioni sulla situazione economica del Paese amplificato, come impatto negativo sull’indice, da un deterioramento dei giudizi sul quadro personale”.
Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori sono in peggioramento: il clima economico passa da 131,5 a 129,4, il clima personale scende da 108,9 a 107, il clima corrente diminuisce da 111,5 a 110 e il clima futuro cala da 118,7 a 116.

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