Editoria: Ucsi, “garantire condizioni di dignitosa sopravvivenza a chi svolge il servizio di informare il pubblico”

“In un momento come questo, durissimo per la libera informazione e per il pluralismo, assolutamente vitali per la democrazia ma sottoposti a provvedimenti ingiustificati e dannosi, esprimiamo la nostra grande preoccupazione e la nostra piena solidarietà alle testate e ai giornalisti che, anche per diversi motivi si preparano a vivere un Natale poco sereno”. È quanto si legge in un comunicato dell’Ucsi (Unione cattolica stampa italiana): “Solidarietà ad Avvenire e agli altri giornali ingiustamente presi di mira, perchè l’ipotesi di taglio dei fondi pubblici destinati all’editoria significherebbe mettere a rischio più di 150 testate e circa diecimila lavoratori del settore, inclusi quelli dei tanti settimanali diocesani presenti in tutta Italia. Solidarietà ai colleghi dell’Ansa, che hanno proclamato lo sciopero contro la volontà dell’azienda di non rilanciare l’agenzia e di non procedere al potenziamento dell’organico redazionale, ridimensionato da numerose uscite”. “Solidarietà ai colleghi di Askanews, che protestano con la proclamazione di due giorni di sciopero, contro il rischio di 27 esuberi minacciato dall’azienda. Solidarietà – prosegue la nota – a tutti quei giornalisti e quelle giornaliste cha lavorano in testate che attraversano fasi di crisi, a quelli condannati a un precariato permanente e a quelli che non hanno mai avuto né un contratto né una giusta retribuzione per il lavoro che di fatto prestano in campo informativo”. “Quando una voce libera si spegne, o si affievolisce, è una luce in meno su una parte di realtà che rischia di cadere nell’ombra. Il danno, però, è collettivo”, conclude l’Ucsi: “Per questo chiediamo uno sforzo comune a tutti, anche alla politica e alle istituzioni, per garantire in ogni caso le condizioni di una dignitosa sopravvivenza a chi svolge il proprio ‘servizio’ di informare il pubblico, nell’interesse della collettività”.

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