Cile: processi canonici per abusi commessi da sacerdoti nella diocesi di Valparaíso e nella Compagnia di Gesù

Prosegue in Cile l’azione di diocesi e realtà religiose per il chiarimento riguardo ai fatti di abusi sessuali compiuti da sacerdoti. Un comunicato della diocesi di Valparaíso informa che si è conclusa l’investigazione previa su presunti abusi commessi dal presbitero Carlos Morales Grandón nel 1986. L’investigazione ha portato a ritenere verosimili le accuse. Pertanto, informa la diocesi, il materiale è stato trasmesso alla Congregazione per la dottrina della fede, dato, che in un caso è coinvolto anche un minore. Nel frattempo il sacerdote deve osservare le misure cautelari previste e non esercita in pubblico il suo ministero.
Mercoledì, in un comunicato, la Provincia cilena della Compagnia di Gesù ha riferito di aver chiesto al Superiore generale di aprire un processo nei riguardi di padre Leonel Ibacache, in seguito all’investigazione previa realizzata per le denunce di abusi su minori. Per ragioni di età e di salute, al momento il sacerdote è già impossibilitato a esercitare pienamente e pubblicamente il suo ministero. La Compagnia di Gesù comunica anche che il superiore generale, padre Arturo Sosa, ha aperto il processo contro padre Jaime Guzmán, che già dal 2012 deve scontare una sanzione canonica per abuso di minori e non esercita pubblicamente il suo ministero sacerdotale. Padre Sosa ha designato come suo delegato per il processo mons. Juan Luis Ysern, vescovo emerito di Ancud. Conclude il comunicato: “Come Compagnia di Gesù confermiamo il nostro impegno per proseguire nella verità e nella giustizia, nell’attenzione alle persone che sono state vittime di abuso”.

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