Antonio Megalizzi: Fracasso (UniTn), “abbiamo il cuore pieno di dolore. Amava profondamente l’Unione europea”

“Dopo giornate cariche di apprensione, passate nel vano tentativo di trovare notizie di conforto e motivi di speranza, è oggi il dolore a riempire i nostri cuori”. Parole cariche di tristezza, quelle di Andrea Fracasso, direttore della Scuola di studi internazionali (Ssi) dove Antonio Megalizzi, il 29enne trentino morto oggi in seguito alle gravi ferite riportate nell’attentato di Strasburgo, era studente del corso di laurea magistrale Meis – Studi europei e internazionali. Fracasso non nasconde “l’incapacità di comprendere e accettare tragici eventi come questo” e ricorda Antonio come una persona “curiosa ed entusiasta, studente presente e impegnato”. “Antonio – afferma Fracasso – si distingueva per il suo convinto europeismo, per la fiducia nei valori che ispirano il progetto di integrazione europea e per il desiderio di comprendere a fondo i fenomeni, gli eventi e le istituzioni dell’Unione”. Nella sua domanda di iscrizione alla laurea magistrale Meis, Antonio scriveva: “Ho iniziato l’avventura di Europhonica, un programma radiofonico che trasmette dal Parlamento Europeo a Strasburgo: è stato in quel momento che mi sono letteralmente innamorato dell’Unione europea”. Fracasso ricorda un altro passaggio della lettera di Megalizzi: “Garantisco che, come sempre, non mi arrenderò mai. Posso promettere di dare attenzione, entusiasmo, impegno e dedizione”. “Antonio – commenta il direttore della Ssi – non ha mai tradito questa promessa e anche per questo il suo ricordo è così vivido e la sua scomparsa così dolorosa. I pensieri di tutti noi della Scuola di studi internazionali, che ha avuto la fortuna di accogliere anche la sorella Federica e la fidanzata Luana, sono oggi per Antonio. L’intera nostra comunità si stringe attorno alla sua famiglia, alla sua fidanzata e ai suoi amici e compagni. Antonio rappresenta per noi una generazione di giovani che studiano e lavorano in tutto il mondo per realizzare qualche cosa che va oltre il solo conseguimento del titolo di studio, dando corpo e sostanza a principi e ideali che fondano la società moderna, giusta e inclusiva in cui aspiriamo a vivere”. “Vittima di un atto crudele e insensato, Antonio non potrà portare a termine il lavoro che si era prefisso – conclude Fracasso -. Il nostro impegno sarà a tenere la memoria di Antonio viva”.

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