Tav: Costalli (Mcl), “l’Italia del lavoro e dell’impresa dice sì allo sviluppo e alle grandi opere”

“C’è un’Italia che dice sì, ed è quella del lavoro e dell’impresa. Dice sì allo sviluppo in nome del buonsenso, sì alle grandi opere e all’ideale europeo. In questi mesi quest’Italia, fatta di corpi intermedi e comunità, ha conquistato, nel balbettare complessivo della politica rispetto alle sfide di sistema, un progressivo protagonismo. Noi del Mcl ci sentiamo parte di quest’Italia”. Lo dichiara in una nota il presidente nazionale del Movimento cristiano lavoratori (Mcl), Carlo Costalli, che in vista della nuova mobilitazione del mondo dell’impresa, giovedì a Milano, ribadisce la posizione del movimento, che aveva già aderito alla manifestazione torinese “Sì Tav” del 10 novembre scorso. “Il Governo, o almeno la sua componente leghista – continua il presidente del Mcl – sembra aver riscoperto (non è mai troppo tardi!) l’importanza del confronto con le forze sociali. Confidiamo che non sia solo un’operazione tattica, ma che si stia maturando un’idea più adeguata di democrazia e di rappresentanza”. Secondo Costalli, serve una “grande alleanza sociale e nazionale”, che “non può non coinvolgere il ‘civismo dei produttori’, per non condannare il nostro Paese al declino”. Guardando all’incontro milanese di Confartigianato e, più in generale, al movimento delle sigle rappresentative di aziende e lavoratori, Costalli specifica che “ci troviamo di fronte a un fatto nuovo, che non nasce per essere ‘contro’ ma è invece figlio di una logica positiva e inclusiva”. Come cattolici non possiamo non sentirci chiamati a fare la nostra parte, senza autoreferenzialità”.

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