Iraq: Unicef, “151.000 bambini sfollati interni a rischio per il freddo gelido”

Sono 151mila i bambini sfollati interni in Iraq “le cui vite sono minacciate dalle temperature gelide e dalle inondazioni che hanno colpito gran parte del Paese”. È la “difficile situazione” sulla quale oggi l’Unicef chiede che venga data attenzione. In una nota il Fondo nelle Nazioni Unite per l’infanzia sottolinea che “l’inverno in Iraq è duro. Piove, nevica e le temperature possono scendere al di sotto dello zero nel nord del Paese, dove vive la maggior parte degli Yazidi e di altri bambini sfollati interni”. “Molte famiglie sfollate – prosegue la nota – vivono sotto la soglia di povertà, in case fatiscenti con scarso riscaldamento o in campi con poca protezione dal freddo. È impossibile trovare carburante per il riscaldamento e abiti invernali per tenere i bambini al caldo”.
“Le devastanti inondazioni hanno reso questo inverno ancora più difficile per i bambini sfollati estremamente vulnerabili a ipotermia e malattie respiratorie”, ha affermato Peter Hawkins, rappresentante Unicef in Iraq, secondo cui “nessun bambino dovrebbe correre questi rischi. Ogni bambino deve stare al caldo e in salute”.
L’Unicef sta fornendo abiti per l’inverno, fra cui stivali, sciarpe e cappelli a circa 161.000 bambini a Sinjar, Erbile, Dohuk, Ninawa, Anbar, Diwaniya, Basra, Salaheddin, Baghdad e Suleimaniah, e anche aiuti in denaro.
“Proprio mentre il mondo celebra l’incredibile storia di sopravvivenza di Nadia Murad (l’attivista Yazida sopravvissuta alle violenze di genere premiata con il Premio Nobel per la pace) e il suo impegno per i diritti umani, non possiamo dimenticare che – conclude Hawkins – ci sono molti bambini vulnerabili in Iraq che hanno ancora bisogno del nostro supporto, anche se il peggio delle violenze potrebbe essere finito”.

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