Global Compact: Liu (Medici senza frontiere), “oggi politiche brutali, governi preferiscono criminalizzare chi lavora per salvare vite umane”

“Ogni giorno le persone in movimento devono affrontare la brutalità delle politiche migratorie in vigore”. Lo ha dichiarato questa mattina Joanne Liu, presidente internazionale di Medici senza frontiere (Msf), intervenendo alla conferenza sul Global Compact for Migration in corso a Marrakech. “Queste politiche, pensate per bloccare i flussi migratori, infliggono enormi sofferenze e puniscono le persone rendendole praticamente invisibili”, ha proseguito Liu, sottolineando che “ciò non impedisce comunque a uomini, donne e bambini di fuggire dalla violenza e dalla povertà. Ogni giorno le nostre équipe vedono con i propri occhi le conseguenze strazianti di queste politiche in tutto il mondo, dalla Libia al Messico, dalla Grecia a Nauru”.
“Gli unici a trarre vantaggio da queste politiche sbagliate – ha ammonito – sono i trafficanti e i funzionari corrotti, perché le persone più disperate non hanno altra scelta se non finire nelle loro grinfie”. Seconda la presidente internazionale di Msf, “oltre al danno c’è anche la beffa: i governi preferiscono criminalizzare i cittadini e le organizzazioni che lavorano per salvare vite umane e che cercano di lenire le sofferenze. Questa è la crudele realtà che ci troviamo di fronte”. “Soltanto pochi giorni fa – ha ricordato – Medici senza frontiere è stata costretta a terminare le attività della nave Aquarius, condannando così altre persone a morire in mare”.

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