Tav: Salvini, “una strada potrebbe essere quella del referendum”. A Torino mozione delle opposizioni a favore della Torino-Lione

(Foto: Presidenza del Consiglio dei ministri)

“Se dall’analisi costi benefici sulla Tav non dovessero arrivare risposte chiare, una strada potrebbe essere quella del referendum”. Lo ha detto Matteo Salvini, ministro dell’Interno e vicepresidente del Consiglio dei Ministri, a margine di un incontro con i presidenti territoriali di Confindustria Lombardia nella sede di Assolombarda a Milano. “L’unica cosa che non può succedere è che si vada avanti ancora per settimane o per mesi a discutere. L’importante è avere dei sì o dei no. Io tifo sì. Se i tecnici ci dicessero no o forse, si possono ascoltare i cittadini”, ha aggiunto. Oggi la Conferenza dei sindaci della Città metropolitana ha approvato con 169 “sì” una mozione delle opposizioni di centrodestra e di centrosinistra a favore della Torino-Lione (gli astenuti sono stati 9 mentre non hanno partecipato al voto altri 14 sindaci tra i quali Chiara Appendino). Il documento votato impegna la sindaca (con il doppio ruolo) “a riconoscere i benefici dell’opera per l’intero territorio metropolitano e a svolgere ogni azione finalizzata a sostenerne la realizzazione nei tempi previsti”. Intanto, le 33 associazioni che rappresentano l’intero mondo della produzione, del lavoro, della cooperazione e delle professioni di Torino e del Piemonte stanno lavorando a una lettera che sarà indirizzato al Governo nella quale si formalizzeranno le risposte ufficiali all’attuale posizione dell’esecutivo, ma anche un invito a Conte “per venire a vedere il cantiere oltre che per un confronto diretto con i rappresentanti del sistema del’economia locale”.

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