R. D. Congo: Oxfam, “Ebola, guerra e carestia: 13 milioni allo stremo senza cibo e senza acqua potabile”

Sono 13 milioni i congolesi che sono allo stremo, senza cibo e con quasi nessun accesso all’acqua pulita. Persone la cui sopravvivenza è legata agli aiuti umanitari. A lanciare l’allarme è l’Oxfam, che traccia anche un quadro dell’evolversi dell’epidemia di ebola, che nella provincia del Nord-Kivu ha già contagiato – secondo gli ultimi dati – quasi 500 persone e causato più di 280 vittime dallo scorso agosto ad oggi. Un’epidemia che è ancora lontana dall’essere sotto controllo, con il numero di persone contagiate che continua a crescere e con nuovi casi che iniziano a registrarsi anche nelle grandi città. Sullo sfondo una guerra che alimenta la fame e la diffusione di epidemie: si stima che negli ultimi 20 anni abbiano perso la vita 6 milioni di persone. Mentre giorno dopo giorno la violenza continua a minacciare i civili. Per venire incontro alle necessità delle comunità più vulnerabili, che hanno esaurito ogni mezzo di resistenza, Oxfam lancia una campagna di raccolta fondi. Ad oggi la sanguinosa guerra civile in corso nel Paese e il nuovo picco epidemico di Ebola ha costretto oltre 4,5 milioni di uomini, donne e bambini a lasciare le proprie case per sfuggire alla violenza e al contagio nelle zone più colpite, nella provincia di Nord-Kivu e dell’Ituri. Nel frattempo milioni di persone, senza più nulla, sono costrette a rifornirsi da fonti di acqua sporca, con il rischio di aumentare la diffusione del colera che già conta circa 26 mila casi. “In tutto il Paese in questo momento stiamo soccorrendo 400mila persone – spiega il responsabile dell’ufficio umanitario di Oxfam Italia, Riccardo Sansone – per garantire al maggior numero possibile di sfollati l’accesso al cibo, all’acqua potabile ai servizi igienico-sanitari. Quasi 6 milioni di persone stanno rimanendo senza cibo, tra cui 400mila bambini che al momento sono gravemente malnutriti solo nella regione del Kasai. Un’emergenza aggravata dalla nuova epidemia di Ebola riesplosa 4 mesi fa, dopo che era appena stata messa sotto controllo quella precedente”. Oxfam è al lavoro anche nel vicino Sud Sudan in una corsa contro il tempo per soccorrere circa mezzo milione di persone colpite dal conflitto, attraverso la distribuzione di beni di prima necessità e attività di sostegno al reddito.

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