Papa Francesco: messaggio conferenza 70° Dichiarazione diritti umani, “ignorati” diritti di “nascituri”, disoccupati, detenuti, “vittime di intolleranza, discriminazione e violenza”

foto SIR/Marco Calvarese

“Osservando con attenzione le nostre società contemporanee, si riscontrano numerose contraddizioni che inducono a chiederci se davvero l’eguale dignità di tutti gli esseri umani, solennemente proclamata 70 anni or sono, sia riconosciuta, rispettata, protetta e promossa in ogni circostanza”. È l’analisi del Papa, contenuta nel messaggio inviato alla Conferenza internazionale sul tema “I diritti umani nel mondo contemporaneo: conquiste, omissioni, negazioni”, promossa dal Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale e dalla Pontificia Università Gregoriana, in occasione del 70° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e del 25° anniversario della Dichiarazione e del Programma d’azione di Vienna. “Persistono oggi nel mondo numerose forme di ingiustizia, nutrite da visioni antropologiche riduttive e da un modello economico fondato sul profitto, che non esita a sfruttare, a scartare e perfino ad uccidere l’uomo”, il grido d’allarme del messaggio del Papa, letto dal card. Peter Kodwo Appiah Turkson, prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano: “Mentre una parte dell’umanità vive nell’opulenza, un’altra parte vede la propria dignità disconosciuta, disprezzata o calpestata e i suoi diritti fondamentali ignorati o violati”. Francesco ne fornisce un elenco dettagliato: “Penso, tra l’altro, ai nascituri a cui è negato il diritto di venire al mondo; a coloro che non hanno accesso ai mezzi indispensabili per una vita dignitosa; a quanti sono esclusi da un’adeguata educazione; a chi è ingiustamente privato del lavoro o costretto a lavorare come uno schiavo; a coloro che sono detenuti in condizioni disumane, che subiscono torture o ai quali è negata la possibilità di redimersi; alle vittime di sparizioni forzate e alle loro famiglie”. “Il mio pensiero va anche a tutti coloro che vivono in un clima dominato dal sospetto e dal disprezzo, che sono oggetto di atti di intolleranza, discriminazione e violenza in ragione della loro appartenenza razziale, etnica, nazionale o religiosa”, la denuncia di Francesco, che ricorda infine “quanti subiscono molteplici violazioni dei loro diritti fondamentali nel tragico contesto dei conflitti armati, mentre mercanti di morte senza scrupoli si arricchiscono al prezzo del sangue dei loro fratelli e sorelle”.

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