Papa Francesco: “ci sono delle esagerazioni sulle apparizioni, la Chiesa è sempre molto prudente”

(credit - foto Vatican Media)

“Ci sono delle esagerazioni sulle apparizioni, la Chiesa è sempre molto prudente. Non mette mai la fede radicata sulle apparizioni. La fede è radicata sul Vangelo, sulla rivelazione, sulla tradizione della rivelazione”. Lo afferma Papa Francesco, nella nona puntata del programma “Ave Maria”, condotto da don Marco Pozza, teologo e cappellano del carcere di Padova, in onda su Tv2000 martedì 11 dicembre alle 21.05. Il programma “Ave Maria”, nato dalla collaborazione tra il Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede e Tv2000, è strutturato in undici puntate, nel corso delle quali don Pozza conversa con il Papa sulla preghiera più conosciuta al mondo e incontra noti personaggi laici del mondo della cultura e dello spettacolo. Ospiti della nona puntata sono la filosofa Luisa Muraro, la scrittrice israeliana Manuela Dviri e l’insegnante arabo-israeliana, Mary Bitar.

“Il problema delle apparizioni – aggiunge il Papa – è quando ci sono dei veggenti o quelli che trasmettono le apparizioni e dicono: ‘Maria è così’. Maria indica Gesù ma se rimani a guardare il dito di Maria e non Gesù non agisci secondo il cuore di Maria. Vuol dire che qualcosa in quell’apparizione non va”.
“Maria – prosegue Papa Francesco – non fa mai la protagonista. E quando nei santuari o nelle apparizioni tu vedi una pastorale di Maria protagonista che non segnala il Figlio, non ha un buon odore. Maria non ha mai fatto la protagonista”.
Nel commentare il cantico del Magnificat, il Papa sottolinea che “Maria loda Dio e noi cristiani tante volte dimentichiamo la preghiera di lode e la preghiera di adorazione. Maria adorava Dio e lodava Dio. Il Magnificat è quello. Viene da lode, pregare lodando Dio”. Papa Francesco parla infine della devozione dei musulmani a Maria: “Mi raccontava un vescovo di un Paese africano, dove vivono in pace cristiani e musulmani che nell’anno del Giubileo tutto il giorno c’era una coda per entrare nella cattedrale. Quando la gente entrava, alcuni si accostavano ai confessionali, altri si mettevano a pregare, ma la maggioranza andava avanti all’altare della Madonna ed erano i musulmani. E il vescovo ha chiesto tante volte a loro: ‘Ma perché voi venite qui?’. E loro: ‘Il Giubileo è anche per noi’. Andavano dalla Madonna perché Maria è vicina al popolo musulmano”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo

Informativa sulla Privacy